Nessuna progettazione è infallibile ma con l’esperienza sicuramente si evitano errori che possono sembrare banali, ma che invece sono frequenti.
Al rilievo delle misure per la disposizione dell’arredo è importante infatti non trascurare elementi di dettaglio che potrebbero trasformarsi in insidie al montaggio e all’utilizzo dei mobili. Vediamoli nel dettaglio.
Nel maggior numero di camere da letto, ma anche in altre stanze della casa, il cassonetto rappresenta una sporgenza contro cui, un armadio o un’anta a tutta altezza possono collidere. Ad un rilievo attento questa presenza non sfugge e le soluzioni sono molteplici, come mimetizzare un tamponamento fisso nella scansione delle ante battenti o realizzare dei vani a giorno comunque raggiungibili.
Un ostacolo comune all’apertura di mobili contenitore oppure un ingombro scomodo in una parete utilizzabile per il posizionamento di arredo è il termosifone; ecco allora 2 soluzioni: basi o colonne cucina con un elemento fisso che allontani l’apertura o scrivanie/piani snack che ci passino sopra.
Nascosti all’interno del muro, i telai dove scorrono le porte scrigno non permettono il fissaggio di nessun tipo di complemento di arredo appeso; attenzione quindi, se si vuole sfruttare la parete, si deve avere l’accortezza di realizzare mobili con appoggio a terra o che superino l’altezza del telaio per trovare la muratura cui fissarsi.
Nei progetti di librerie a parete o delle cabine attrezzate il battiscopa diventa un elemento di disturbo quando gli elementi portanti devono poggiare a terra, così come sono di intralcio canaline impianti esterne e prese sporgenti; ci si può allora passare davanti, ma ricordiamoci: o si lascia lo spazio vuoto fra mobile e muro per poi chiuderlo con profili di finitura, oppure si deve realizzare sui fianchi uno scanso in cui ospitarne lo spessore per correre aderenti alle pareti.
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