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IL LAVELLO: NON PIU’ UN SEMPLICE ACCESSORIO, MA UNA SCELTA STRATEGICA

Se siete in procinto di scegliere una nuova cucina, oppure se dovete sostituire il vostro vecchio lavello, è importante capire su cosa orientarsi, viste le numerose proposte sul mercato e viste le diverse caratteristiche che ogni tipologia può offrire.

In questo articolo vogliamo affrontare le tematiche che più spesso ci vengono richieste e soprattutto cercare di fare un po’ di chiarezza tra i vari materiali e le tipologie di utilizzo e di installazione.
Ecco l’elenco dei temi che tratteremo:

•    LAVELLI IN ACCIAIO INOX (+ ACCIAIO INOX MARINO)
•    LAVELLI IN FRAGRANITE
•    LAVELLI INTEGRATI CON IL TOP CUCINA
•    INSTALLAZIONE: INCASSO, SEMIFILO, FILOTOP O SOTTOTOP?
•    QUANTA DISTANZA MANTENERE TRA LAVELLO E PIANO COTTURA?
•    IL GOCCIOLATOIO O SCIVOLO SERVE ANCORA?
 

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I LAVELLI IN ACCIAIO INOX

L’acciaio inox è un materiale evergreen che non passa mai di moda e si abbina a qualsiasi stile di cucina. Rimane inoltre un materiale molto utilizzato perché duraturo, igienico e resistente a sbalzi di temperatura. La sua robustezza è proporzionata allo spessore.  È riciclabile al 100%.
Nella scelta vanno preferiti lavelli in acciaio inox di alta qualità, come AISI 304 o 316. 
Il calcare può causare aloni sulla sua superficie, necessita quindi di essere asciugato dopo ogni utilizzo. Inoltre, soprattutto nel caso di prodotti di qualità inferiore e di basso spessore, si può anche graffiare. 
L’acciaio inox può avere finitura lucida, satinata e dekor. La prima è la più delicata e richiede più attenzione nell’utilizzo, anche se gli ultimi modelli hanno caratteristiche antimpronta e antigraffio. La seconda ha il vantaggio di mascherare i piccoli danni da usura. La terza, con trama a rilievo, è la più resistente.

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ACCIAIO INOX MARINO

La collezione di lavelli Marine di Foster utilizza acciaio AISI 316, largamente utilizzato anche nel settore nautico perché garantisce la migliore resistenza agli effetti corrosivi degli acidi contenuti negli alimenti, della salsedine e dei detersivi.

LAVELLI IN FRAGRANITE

Negli ultimi anni si è molto diffusa questa tipologia di prodotti: sono costituiti da diversi materiali, in genere per l’80% o più di pietre e minerali naturali come il quarzo, e la restante percentuale di resine (con funzione legante) e pigmenti. Sono compatti, impermeabili, resistenti a urti, macchie e sbalzi di calore.

Elevato è anche il pregio estetico, con la superficie liscia e levigata al tatto, solitamente opaca e disponibile in diversi colori, tra cui bianco, nero, grigio, beige e tortora. Nella maggior parte dei casi si tratta di prodotti brevettati, chiamati perciò in modo diverso dalle varie aziende.
Un marchio che noi utilizziamo spesso nelle nostre cucine è la Fragranite®  di Franke.
La Fragranite® è un materiale composto per l’80% da sabbia di quarzo e per il 20% da resina acrilica molto dura. Idoneo al contatto con gli alimenti, grazie al trattamento Sanitized® riduce la crescita dei batteri del 99%. Resistente a graffi e urti e al calore fino a 280°C, è eco-friendly perché ha la superficie liscia e impermeabile che respinge lo sporco e il calcare riducendo l’utilizzo di detersivi e sostanze. 

Il lavello in Fragranite® è disponibile in molti colori. Può diventare poroso a causa dell’accumulo di calcare e macchiarsi. Si pulisce con acqua tiepida e detergenti leggeri non abrasivi e una spugna morbida. Se le macchie persistono si può optare per un panno imbevuto d’alcool o di candeggina diluita.

Un’altra interessante caratteristica apprezzata da chi sceglie questo tipo di lavelli è la perfetta abbinabilità con il miscelatore e soprattutto con i piani cottura.
In questo modo si riescono a creare cucine dall’elegante continuità data dagli stessi colori dei vari elettrodomestici.
 

LAVELLI INTEGRATI CON IL TOP CUCINA

Negli ultimi anni, con l’avvento dei piani cucina realizzati in materiali sempre più performanti, anche il lavello ha seguito questo trend, infatti oggi è possibile realizzare le vasche lavello con lo stesso materiale del piano. Il vantaggio di questa tecnica è quello di non avere fessure o giunzioni a vista e quindi garantire il massimo dell’igiene ed un risultato estetico di livello superiore.
Ovviamente per poter creare questo tipo di vasche dobbiamo utilizzare i piani come il gres, l’agglomerato di quarzo ed il laminato HPL.
Questa scelta sicuramente è la più costosa di tutte, dato che qui siamo in presenza di una vasca assemblata con materiali pregiati e per arrivare a questo risultato, le lavorazioni sono molte di più rispetto all’incasso di un lavello standard industriale.
Da non dimenticare, che, anche con i piani in pietra naturale, marmi e graniti è possibile creare le vasche assemblate, senza soluzione di continuità, oppure di creare delle vere e proprie stazioni di lavaggio come l’esempio qui in foto di un lavello creato totalmente in pietra piasentina di Modulnova.

Da non dimenticare, che, anche con i piani in pietra naturale, marmi e graniti è possibile creare le vasche assemblate, senza soluzione di continuità, oppure di creare delle vere e proprie stazioni di lavaggio come l’esempio qui in foto di un lavello creato totalmente in pietra piasentina di Modulnova.

INSTALLAZIONE: INCASSO, SEMIFILO, FILOTOP O SOTTOTOP?

Una volta definito il materiale del lavello, un altro aspetto importante da definire è il tipo di installazione.
La classica installazione ad incasso prevede che sul piano di lavoro venga effettuato un foro “grezzo” della misura corretta, ed il lavello viene semplicemente incassato dentro, lasciando fuori il bordo a vista. Tendenzialmente si tratta di un bordo con spessore di circa 2-4mm nel caso dell’acciaio e di circa 5-6mm per la fragranite. Questa scelta è la più tradizionale ed anche la scelta più economica.
Per i lavelli esclusivamente in acciaio invece esiste l’incasso a semifilo top. In questo caso il bordo viene definito slim e quindi avremo un bordo a vista quasi invisibile con uno spessore di 1-2mm.

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I lavelli filotop invece, come indica la parola stessa, vengono montati proprio allo stesso livello del piano, eliminandone lo scalino appunto dovuto al materiale, ma lasciando a vista il bordo del lavello stesso. Questa soluzione ha degli svantaggi dovuti al fatto che lo sporco si deposita molto più facilmente nella giunzione tra lavello e piano, e nel caso in cui il cliente voglia sostituire il lavello nel tempo, essere obbligato a trovare un lavello con le stesse identiche dimensioni del precedente (cosa non scontata).

Una delle soluzioni sicuramente più apprezzate nelle cucine di ultima generazione è sicuramente la scelta del lavello sottotop. Questa tecnica è possibile sia con i lavelli in acciaio che con i lavelli in fragranite. I vantaggi di questa scelta sono sicuramente una praticità nella pulizia assoluta, non avendo bordi e giunzioni e un impatto estetico molto piacevole, che quasi fa sparire la presenza del lavello nella cucina. Inoltre nel caso della fragranite, è possibile abbinare il colore del lavello con il colore del piano, riuscendo quasi a creare l’effetto della vasca assemblata (vedi sezione lavelli integrati con il top), ma con un notevole risparmio economico.

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QUANTA DISTANZA TRA LAVELLO E PIANO COTTURA

Fondamentale, nella progettazione della zona lavaggio, è distanziare sufficientemente il lavello dal piano cottura, per un comodo utilizzo di entrambi, in tutta sicurezza. Anche se lo spazio minimo potrebbe essere 30 cm, meglio sarebbe lasciarne 60, da destinarsi all’incasso della lavastoviglie, ad area di preparazione dei cibi, per agevolare le operazioni di carico e scarico della lavastoviglie e il prerisciacquo dei piatti sporchi.

IL GOCCIOLATOIO O SCIVOLO SERVE ANCORA?

Alcuni lavelli ne sono provvisti, a destra o a sinistra della vasca. È sicuramente utile, ma se è installato uno scolapiatti capiente nel pensile superiore se ne può anche fare a meno. L’importante è avere comunque un po’ di spazio sul top di fianco alla zona lavaggio e non addossarla al muro per essere comodi nei movimenti.
In alternativa, si può prevedere un “canale attrezzato”, struttura profonda circa 20 cm da collocare tra le basi e lo schienale della cucina. Perfetto per isole, può avere scolapiatti o scolabicchieri collegati direttamente al sifone, vani per prese elettriche, interruttori per elettrodomestici e rubinetto del gas.

 

In questa rapida guida abbiamo voluto cercare di chiarire un po’ i dubbi o le domande che il cliente finale deve affrontare quando si appresta all’acquisto; ovviamente molto altro ci sarebbe da dire…ma per questo vi aspettiamo in showroom!

E tu hai già scelto il tuo nuovo lavello?
Emanuele Caramori - Interior designer 
 

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